lunedì 26 settembre 2011

ORA TOCCA A NOI!

Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunità nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dell’Italia dentro l’Europa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dell’ambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone.
La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle più prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio.
C’è un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di più prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilità autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anziché di possibilità.
Occorre un’opera di rigenerazione del Paese. Non solo politica. Insieme morale, democratica, sociale e prima ancora culturale. Perché è proprio a partire dai capisaldi culturali con cui questa destra si è insediata nel Paese, dal lavoro ai diritti, che ha avuto inizio e oggi giunge al più nefasto degli esiti possibili, lo smantellamento di una identità comunitaria nazionale.
Occorre dare, da subito, segnali forti, credibili, mettere in campo prima possibile una proposta di alternativa. Larga, unitaria, popolare, incentrata su un’idea forte di cambiamento da presentare al Paese, mobilitando energie, risorse, intelligenze, speranze ben presenti, come si è visto nella recente tornata di elezioni amministrative e nell’esito stesso del voto referendario. All’epilogo della crisi politica e morale della destra, capace di trascinare nel pantano e nella rassegnazione il Paese, è sempre più urgente da parte nostra contrapporre un’accelerazione per presentare all’Italia una grande, coesa, unita, coalizione di centrosinistra, forte di una sua autonoma agenda di governo.
Attese, ritardi, divisioni, dilazioni, separatezze, apparirebbero insensate, incomprensibili, rispondenti a pure logiche di parte, di fronte alla primaria necessità di costruire una risposta per voltare pagina e avviare il cambiamento.
Ora tocca a noi. Vi aspetto in piazza il 1° ottobre.

Nichi Vendola




LUNEDI 26 SETTEMBRE - CONSIGLIO COMUNALE

La convocazione è fissata alle 20.30 presso la Sala Consiliare di Largo Camussi.
L' Assessore al Bilancio, Alberto Lovazzano, relazionerà sulla variazione di bilancio 2011 e sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Successivamente si voterà per l'approvazione del conto consuntivo 2010 della 3SG e dopo ancora per il bilancio del primo semestre.
Il Consiglio Comunale procederà con la relazione dell'assesore Sebastiano Nicosia sulla modifica del piano scuole.

Ci vediamo li!

lunedì 12 settembre 2011

CAMELOT


Nella triste vicenda degli emolumenti impropriamente pagati agli amministratori di 3SG nell’ultimo anno (per la cifra non irrisoria di 75.000 euro), ci sono almeno due aspetti che diventano evidenti e oggettivi.

Il primo: al di là di ogni ragionevole dubbio è ora lapalissiano che l’ex vicesindaco Caravati, allontanato dalla giunta e messo a presiedere la Camelot con la dipartita di Mucci verso Sondrio, non avesse alcuna competenza per quel ruolo. E le sue affermazioni che escludono il rimborso di quanto ricevuto, senza neanche volersi domandare se la legge gli da ragione o torto, mostra altresì quali erano le vere mire: lo stipendio e nulla più. Altro che occuparsi di un’azienda che da servizi così importante per tante persone, altro che fare del proprio meglio per migliorare le prestazioni. Soldi, solo soldi, guadagnati non per meriti ma per appartenenza politica. D’altra parte le sue dimissioni a pochi mesi dalla nomina per partecipare alle elezioni già lo avevano smascherato. Almeno gli altri Presidenti coinvolti sono meno arroganti. E forse meno attaccati a dei soldi pubblici che alla disponibilità pubblica devono tornare.

Il secondo: l’incompetenza dei tre ultimi direttori generali, succedutisi nell’ultimo anno, è altrettanto lapalissiana. Anche ammettendo l’incertezza normativa iniziale, un comportamento di tutela per non esporre l’azienda non solo a dovere chiedere i rimborsi ma anche a possibili ricorsi della Corte dei Conti e a responsabilità erariali, era il minimo necessario. Una scelta che tanto più avrebbe dovuto compiere l’attuale direttrice, Manila Leoni, che oggi afferma di avere proceduto a una serie di approfondimenti per comprendere appieno la legge. Dando per vero quanto da lei affermato, che solo con la nomina del nuovo Sindaco ha avuto la certezza che quegli emolumenti non erano dovuti. Un puro caso che questa “scoperta” abbia coinciso col cambio di amministrazione. D’altra parte perché dovremmo dubitare di tale affermazione? Solo perché quando venne nominata non partì col piede giusto facendo affermazioni false sulla sua non iscrizione al PDL che furono poi clamorosamente smentite dai fatti?

E allora già che a pensare male si fa peccato, vogliamo almeno ammetterne l’incapacità?

domenica 11 settembre 2011

SEL E' CON EMERGENCY


Il 14 agosto Francesco Azzarà, 34 anni, un operatore di Emergency è stato prelevato a Nyala, capitale del sudDarfur, dove era alla sua seconda missione come logista del centro pediatrico.

Emergency chiede la sua liberazione immediata e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare ad un esito positivo di questa vicenda.

Emergency e il partito che rappresento chiedono al comune della nostra città di mobilitarsi per la liberazione di Francesco esponendo la sua foto sul nostro palazzo, partecipando e rilanciando le iniziative che Emergency organizzerà.

PER IL LAVORO DI OGGI E PER QUELLO DI DOMANI


Oggi che è un giorno di sciopero generale, Sinistra Ecologia Libertà vuole essere vicino a tutte le persone che  questa mattina sono state  in piazza a manifestare contro le scelte di questo governo.

Coinvolti oggi non sono stati solo i titolari di contratto ma anche centinaia di migliaia di disoccupati, precari e lavoratori in nero ai quali questo governo sta togliendo ogni speranza per il futuro.

La manovra economica non colpisce solo i dipendenti pubblici con il blocco dei salari e del TFR e i pensionati.
La stangata fiscale arriva sulle cooperative, ai Comuni e alle Regioni, a cui si tagliano trasferimenti per diverse migliaia di euro, con tutto quello che è facile inevitabilmente prevedere rispetto al mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini.
La manovra prevista rischia di predisporre un obbligo oggettivo a privatizzare i servizi pubblici in contraddizione, tra l’altro, con il recente esito dei referendum e a modificare l’articolo 41 della Costituzione.

Oggi Sinistra Ecologia Libertà è stata nelle piazze per manifestare la protesta a tagli iniqui e crudeli, che come sempre colpiscono i più deboli e salvaguardano gli speculatori, i furbi e gli evasori.
Siamo altresì convinti che non sia possibile considerare la mobilitazione sociale e sindacale come un ostacolo, ma al contrario che essa non sia solo necessaria ma indispensabile.

venerdì 9 settembre 2011

PORCELLUM


Sono 2 le richieste referendarie, entrambe con oggetto le modalità di voto per l’elezione della Camera e del Senato. In pratica si chiede l’abolizione dell’attuale legge Calderoli, detta Porcellum o legge porcata, come lo stesso Calderoli la definì dopo l’approvazione.
Il primo quesito (modulo blu) propone l’abrogazione integrale, il secondo (modulo rosso) propone l’abrogazione delle singole disposizioni della medesima legge. L'obiettivo e il risultato è lo stesso: la scelta del doppio referendum, consigliata da costituzionalisti, è legata a evitare che la Cassazione possa dichiarare non accogliibili entrambi i quesiti.
La legge Calderoli ha introdotto il meccanismo delle liste bloccate, eliminando il voto di preferenza. La sua abrogazione, col ritorno al “Mattarellum” (che pure non è la legge ideale, ma certo migliore dell’attuale), si tornerà attraverso i collegi uninominali, a scegliere direttamente il candidato o la candidata del proprio territorio.
Vieni a fermare anche tu, per abolire il Porcellum come atto di igiene politica, istituzionale e culturale.

E' possibile firmare anche presso l'ufficio elettorale del Comune, in largo Camussi (a fianco dell'entrata dell'anagrafe).