sabato 28 gennaio 2012

NEL FINE SETTIMANA...


L' Anpi della nostra città, naturalmente, celebra la Giornata della Memoria con due appuntamenti patrocinati dal Comune:

- sabato 28 in CUAC, via Checchi, alle ore 21 ci sarà lo spettacolo " Oltre i confini della memoria"
- domenica 29 al Cimitero Maggiore alle ore 11 ci sarà invece la celebrazione ufficiale.




venerdì 27 gennaio 2012

RICORDA DI RICORDARE


la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria”, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.Legge 20 luglio 2000, n° 211

È importante usare la memoria come strumento di studio.
È questo un dovere verso le nuove generazioni, alle quali si deve trasmettere la consapevolezza e la conoscenza del passato, affinché ci si renda conto che ciò che è accaduto deve necessariamente accompagnarsi a una riflessione sulle condizioni che hanno reso possibile tale infamia.
Ed è anche un dovere verso quelle generazioni che invece hanno lottato e sofferto per conquistare il rispetto, la dignità e la libertà di ogni essere umano, perseguitato perchè ebreo, zingaro, omosessuale o comunista.
Forse non tutti ricordano di ricordare, e fra questi ci sono sicuramente chi vuole riaffermare in Italia e in Europa l’ideologia nazista e fascista , chi vuole imporsi censurando e dettando a proprio piacere i libri di testo, chi considera elemento di “disturbo” l’immigrazione ed esalta l’uso della forza e della cattiveria.

Haim Ginott scrive ai suoi colleghi insegnanti nel 1973:
“sono un sopravvissuto di un campo di sterminio. 
I miei occhi hanno visto cose che nessuno dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri specializzati. Bambini avvelenati da medici istruiti. 
Lattanti soppressi da infermiere provette. 
Donne e bambini fucilati e bruciati da gente diplomata e laureata. 
L’istruzione, perciò, mi insospettisce.
E vi chiedo: aiutate i vostri alunni a diventare umani. 
I vostri sforzi non devono mai produrre mostri eruditi, psicopatici sapienti, o dotti Eichmann.
La lettura, la scrittura e l’aritmetica sono cose importanti soltanto se servono a rendere i nostri figli più umani.”





giovedì 26 gennaio 2012

MILANO IN PANICO: SI RESPIRA

 Il buon Serra su "L'Espresso":

Le restrizioni al traffico hanno sconvolto la città: alla gente è tornato l'appetito (e in periodi di crisi non va bene) mentre si registrano suicidi tra le miliardarie che non possono più andare a farsi la messa in piega in centro.
Come hanno reagito i milanesi all'introduzione delle misure anti-traffico? Ecco le prime conseguenze del provvedimento.

Danni alla salute
Gli effetti sulla salute degli abitanti del centro sono gravissimi. L'associazione Seconda Fila, che si batte per il riconoscimento dei diritti e della dignità personale di chi parcheggia in seconda fila, ha diffuso dati allarmanti. L'aumentata presenza di ossigeno nell'aria, causata dalla diminuzione del traffico, provocherebbe, soprattutto negli anziani, uno smodato aumento dell'appetito, con conseguenti rischi di obesità e diabete. Rincara la dose l'associazione Terza Fila - che raduna gli automobilisti più radicali - denunciando una incontrollabile euforia sessuale nei cani, che si accoppiano ovunque, e casi di incendio per autocombustione nelle portinerie sature di ossigeno. Si vocifera di almeno due casi di suicidio. La duchessa Gavazzi Sforza di Giansugo, residente da venti generazioni nella centralissima via Giansugo, a Palazzo Giansugo, si è tolta la vita perché non poteva più andare in macchina a fare la messa in piega quotidiana dal suo parrucchiere, sempre in via Giansugo. L'altro suicida è il parrucchiere.

Ribellione
Molti i casi di aperta rivolta contro la politica di Pisapia. Un comandante in pensione della Costa Crociere ha pilotato il suo enorme Suv, vanto della cantieristica italiana (due piani, un ristorante, una sala massaggi) in una via strettissima, speronando un palazzo e andando ad arenarsi nei giardinetti frontestanti. In stato di agitazione anche le centinaia di furgoni bianchi che portano in centro, a tutte le ore del giorno, le tartine per la movida, i cubetti di ghiaccio per la movida, i tovagliolini di carta per la movida. Si tratta delle tre categorie più rilevanti dell'economia milanese. Hanno chiesto lo status di servizio di pubblica utilità, ma gli è stato negato. Per rappresaglia, minacciano di rivelare ai milanesi il vero contenuto dei rotolini di sushi.

Carico e scarico
Ma è l'intero comparto del carico e scarico che non riesce a farsi una ragione delle limitazioni imposte dal Comune. Molto duro il comunicato di categoria: "Siamo l'unica città europea in cui i furgoni possono caricare e scaricare a qualsiasi ora del giorno, bloccando il traffico per un quarto d'ora e mandando a cagare chi protesta. Perché dobbiamo perdere questo primato, specie in un momento di grande difficoltà per il Paese?"."

Lapo Elkann
Il suo inconfondibile Suv, ricavato da un autoblindo e riconoscibile per il cannone rotante, il periscopio e i segni di calci e sputi sulle fiancate, era una presenza fissa nelle vie dello shopping milanese. Ora Lapo, anche per dare l'esempio, preferisce entrare a Milano con i mezzi pubblici, guidando personalmente il suo tram, con idromassaggio e orchestra a bordo. I vigili urbani gli hanno chiesto se per cortesia può almeno seguire le rotaie.

Le madri
Impressiona la protesta delle Madri di Piazza Duomo, che hanno denunciato la scomparsa dei loro figli da quando non possono più andare a prenderli in macchina alla scuola materna. Il loro lungo corteo di Smart sfila ininterrottamente, a passo d'uomo, sul sagrato. Nonostante la bassissima velocità, molte perdono ugualmente il controllo dei veicoli. Altre madri in lotta sono le guidatrici di Porsche Cayenne e di Grand Cherokee, veicoli concepiti apposta per le casalinghe: hanno il posto di guida all'altezza del secondo piano, e dunque mentre si è in macchina a fare shopping si possono dare ordini alla colf filippina accostando alla finestra di casa. In difficoltà anche le Olgettine, figure tipiche del centro di Milano. Il rischio è non vederle più passare in San Babila sulle loro Mini, con il telefonino all'orecchio, l'altra mano che impugna il rimmel, il volante lasciato a se stesso, il ciclista investito che impreca, loro che rispondono "è lei che deve fare più attenzione". Un'altra tradizione milanese che rischia di scomparire.

sabato 14 gennaio 2012

ANTIFASCISTI GALLARATESI


Il nostro Paese è una Repubblica nata dalla Lotta di Liberazione nazionale e dalla Resistenza e, non a caso, fondata sul lavoro, come recita l’Art. 1 della Costituzione.
Ma oggi come mai nel passato, le forze più retrive della destra italiana stanno falsificando le radici della nostra Costituzione.
Si cerca di dimenticare quella che fu la storia reale che allora significò il sacrificio e l’impegno di un’intera generazione di italiani che scelsero la lotta di Liberazione nazionale per ridare la libertà al nostro Paese e per rendere la dignità ad un popolo intero.
A proposito ricordo solo due notizie di questa ultima settimana: 


Chi allora decide di parteggiare è Angelo Pegoraro che nel 1944 ha diciotto anni.
È operaio della Caproni, ma nel febbraio dello stesso anno dopo il licenziamento si trasferisce in provincia di Novara.
Ed è proprio a Ghemme che per la prima volta entra in contatto con i combattenti partigiani, e più forte è la loro presenza nella sua quotidianità, e più forti sono quei valori antifascisti che lo portano ad unirsi nella Lotta di Liberazione.
Con il nome di battaglia “Falco” i suoi ideali di libertà e giustizia, uguaglianza pace e fraternità diventano urgenti e irrinunciabili priorità.
È nel gennaio 1945 che Angelo “Falco” Pegoraro torna a Gallarate, ma qui viene intercettato e ucciso dai fascisti della brigata nera.
Il partigiano Falco muore a diciannove anni sulla soglia di casa sua.

Ricordare oggi il compagno Falco ha un significato molto importante in special modo in questo periodo storico nazionale ed internazionale.
È oggi partigiano chi combatte la propria Lotta di Liberazione dal Chiapas fino alla Palestina, per affermare il diritto di ogni Popolo ad un suo proprio Stato. 
Siamo noi oggi i partigiani difensori di un’Italia democratica, combattendo chi vuole riaffermare l’ideologia fascista riconoscendo il ruolo dei repubblichini di Salò e chi vuole imporsi censurando e dettando a proprio piacere i libri di testo : 


Chi come Angelo Pegoraro “Falco”, ha combattuto e ha dato la sua vita per la libertà, la giustizia, la democrazia e per una società migliore deve essere ricordato oggi e per sempre.
Per riflettere e riprenderci con estrema avidità quella memoria storica antifascista che spesso si assopisce per un futuro che tocca solo di striscio il presente e non ha tempo di pensare al passato.

 
L' appuntamento per la commemorazione è per DOMENICA 15 alle ore 11 in via Pegoraro 51, nel cortile delle case operaie e l'orazione sarà tenuta dal presidente cittadino dell' ANPI, Michele Mascella.


giovedì 12 gennaio 2012

PENSARE GALLARATE TUTTI INSIEME

Ci sarà venerdi 13 il terzo incontro pubblico sul Piano di Governo del Territorio in Sala Consiliare alle 21.
Il titolo della serata sarà " Rigenerare i tessuti della città. Esempi e pratiche di progettazione architettonica e urbana" e sarà tenuta dalla Professoressa del Politecnico di Milano Ilaria Valente.
Sarà un bel modo per conoscere ciò che di nuovo verrà illustrato e per farsi un'idea di come l'amministrazione vorrà procedere nella variante generale.
Come negli incontri precedenti, anche in questa occasione, ci si potrà confrontare direttamente con chi relaziona intervenendo con domande o, perchè no, consigli!

Ci vediamo la!