mercoledì 28 novembre 2012

MUCCI, ORGOGLIO GALLARATESE



Con le ordinanze di custodia per Macchi e Marelli si conclude l'indagine relativa alla truffa ai danni dello Stato. Resta aperto il fronte dei conti bancari sui quali sarebbero finiti i soldi e si indaga anche sugli intrecci politic.
immagine di separazione
Con gli arresti di ieri mattina l'indagine sulla truffa dei cedolini ai danni dei dipendenti della Cooperativa Primavera di Cavaria da parte del sostituto procuratore Francesca Parola (nella foto a sin.) si direbbe conclusa. Le manette sono scattate martedì anche per l’amministratore unico Riccardo Macchi e dell’ex presidente del cda Claudio Marelli mentre Quintino Magarò resta ai domiciliari. Due nuovi fronti, però, si sarebbero aperti e dai quali potrebbero arrivare novità interessanti. Il primo è già stato aperto, in contemporanea con l'indagine per truffa, e riguarderebbe i conti bancari sui quali sarebbero finiti i soldi sottratti alle buste paga dei lavoratori, centinaia di migliaia di euro dei quali al momento non si ha traccia ma che la Guardia di Finanza starebbe cercando anche all'estero, ad esempio in Svizzera. 

Il secondo fronte, invece, è ancora tutto da esplorare e riguarderebbe gli intrecci tra la politica gallaratese e la cooperativa. Al vaglio degli inquirenti, infatti, ci sarebbero incarichi e contratti che potrebbero essere stati concessi più a titolo di "favore" che per un'effettiva utilità per la cooperativa stessa. La Procura avrebbe acquisito dei contratti e li starebbe analizzando. 
Infine quattro tra le dipendenti indagate per truffa hanno già fatto richiesta di patteggiamento in fase di indagine accolta dal sostituto procuratore e che è ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari.

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/cooperativa-primavera-ora-trema-anche-la-politica-249308.html

martedì 20 novembre 2012

OLIVA SCRIVE:

RESTIAMO UMANI:



LUCIANO ZARO



L’ ANPI di Gallarate, nella ricorrenza dell’assassinio di Luciano Zaro, appuntamento divenuto momento tradizionale di mesta ma rinnovata riflessione, auspica che nel nome del Martire e di tutti coloro che al pari furono vittime della violenza nazifascista, si celebri anche la speranza di una nuova stagione di Pace, così duramente messa alla prova dagli avvenimenti nazionali ed internazionali, con una sempre più preoccupante recrudescenza di manifestazioni (talvolta tollerate, quando non incoraggiate e/o pro
mosse da talune Istituzioni) che si richiamano a quell’oscuro passato che nessuno si augura possa ritornare.


Luciano Zaro


Luciano Zaro fu assassinato la sera del 24 Novembre 1944, nella propria abitazione nella frazione di Arnate in Gallarate, mentre era assieme alla madre: alcuni tristi figuri della Brigata Nera agli ordini del famigerato Maresciallo Crosta, con il pretesto di cercare armi nascoste dai partigiani, fecero irruzione nella casa.

Il giovane Zaro rispose pacatamente ai pressanti, minacciosi interrogatori, affermando che nella sua casa non vi erano armi di nessun genere: nonostante ciò, e nonostante in effetti non furono ritrovate armi, il Maresciallo Crosta ne ordinava comunque l’arresto, intimandogli di seguirlo in caserma. Il ragazzo, visti inutili i suoi argomenti di difesa, si apprestò quindi ad indossare un capo di vestiario che lo proteggesse dal freddo, e mentre ciò faceva, il Crosta, con inaudita ed inutile ferocia, lo freddava proditoriamente con una serie di colpi di pistola, dinnanzi alla madre sgomenta ed impietrita dall’orrore.

Dopo aver messo a soqquadro la casa alla vana ricerca di armi, non trovando nulla, la squadraccia fascista abbandonò il luogo dell’efferato delitto, lasciando dietro di sé un morto ed una madre nella disperazione.

Verso la fine del ’44 la 127^ Brigata Garibaldi S.A.P., alle dirette dipendenze del C.L.N. (Comitato Liberazione Nazionale) di Gallarate, divenne la 181^ Brigata “Luciano Zaro”, in memoria del ragazzo così barbaramente trucidato.

L’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ne affida la memoria alle generazioni attuali e future, nel convincimento che il sangue innocente versato sia da esempio affinchè la barbarie vissuta non abbia mai più a ripetersi.


Domenica 25 Novembre 2012, alle ore 12.00,


l’Anpi, insieme ai familiari del Martire, deporrà una corona di alloro sulla lapide che ne ricorda il sacrificio, in via Garegnani a Gallarate, prospiciente p.zza Luciano Zaro.


Le Istituzioni cittadine, le forze politiche democratiche, le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni, i cittadini tutti sono invitati a partecipare.



Il Presidente Anpi Gallarate


M. Mascella


Gallarate, 20 Novembre 2012

lunedì 5 novembre 2012

A PROPOSITO DI CASINI:

Mi viene chiesto spesso cosa penso di una eventuale alleanza con l’Udc. Mi viene chiesto quasi per sottrarmi dal dibattito più vero, quello sui contenuti, sulle idee con cui mi candido a governare il Paese. L’ho già detto: nella casa che voglio costruire, la casa del centrosinistra, non c'è Pierferdinando Casini. Abbiamo idee diverse su molte cose. Ma questo non significa che io non debba e non voglia confrontarmi con lui e con chi fa riferimento al suo universo valoriale. Ma prima e oltre che con Casini io voglio parlare al popolo del centrosinistra ponendogli delle domande. Intendo la politica come inchiesta sulle cose della vita e di vita voglio parlare.
Sono contrario al nucleare, Casini è favorevole. Il PD deve decidere da che parte stare.
Per me l’acqua è un bene comune da sottrarre al dominio del mercato, Casini è contrario e il Pd?
Sono per i matrimoni omosessuali e per la piena cittadinanza delle unioni civili, Casini è contrario e il Pd?
Credo che il reddito minimo garantito sia degno di un Paese civile, Casini è contrario e il Pd?
Sono contrario al Monti dopo Monti, non credo sia utile al Paese. Casini è contrario e il Pd?
Considero la riforma Fornero sbagliata. Casini è contrario e il Pd?
L'obbligo di soffrire per legge non è umano e dignitoso, non è più rinviabile una legge sul testamento biologico. Casini è contrario e il Pd?
L’Italia ha bisogno di una legge sul conflitto di interessi. Cosa ne pensa Casini e il Pd?
Credo che l’Italia debba rinunciare all'acquisto degli aerei da guerra. Casini è contrario e il Pd?
La politica deve ripartire dalle due grandi promesse incompiute contenute nella nostra Costituzione: rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini e ricomporre la frattura tra potere e cittadini, attribuendo pienamente ruolo e funzione alla democrazia. Le mie risposte a queste domande vanno in questa direzione.
E poi con le primarie, che mi auguro siano un grande sommovimento democratico, si sceglierà non solo il candidato Presidente ma anche la strada che il centrosinistra dovrà intraprendere per governare il Paese. Votando Bersani si sceglie 'l'alleanza tra progressisti e moderati', dunque l'accordo con l'UDC, che metterebbe automaticamente la parola fine a molte nostre battaglie. Votando Renzi si vota la prosecuzione delle politiche del governo Monti, dello strapotere della finanza, dell'alleanza con chi vince da sempre.
Io voglio rompere radicalmente con il liberismo, riportare al centro il lavoro e i diritti, non concessi o parziali ma interi.
Perché la precarietà, l'assenza di regole, la legge 30, la Bossi-Fini, la legge 40 e tante, troppe, altre nefandezze possano diventare presto solo un triste ricordo della storia del nostro Paese.

Nichi Vendola, 4 novembre 2012


venerdì 2 novembre 2012

...OPPURE A GALLARATE!

Sabato 3/11 al mercato (ore 9-12), domenica 4 in piazza Libertà mattino e pomeriggio.
Il fatto non sussiste. Vendola invece sì.

"Ora comincia sul serio la mia gara. Senza più freno a mano, posso ingranare la marcia sapendo che lo svantaggio della partenza così ritardata posso rapidamente recuperarlo parlando dell’Italia vera che sta precipitando in un baratro di ansia, smarrimento e di dolore sociale".

Per sostenere Nichi Vendola alle primarie, con le proposte di legge su reddito minimo garantito e unioni civili, a sostegno dei referendum sul lavoro, ci troverete con un gazebo sabato 3 novembre al mercato dalle 9 alle 12 e domenica 4 novembre in Piazza Libertà la mattina e il pomeriggio. Con gli “oppure” di Nichi. In mezzo alla gente che con noi vive la drammaticità di questo periodo. Che con noi pretende un cambiamento vero. Un gazebo non semplicemente di Sinistra Ecologia Libertà. Ma uno spazio aperto ai tanti e alle tante che vogliono voltare pagina e riappropriarsi dei diritti e della dignità.