martedì 18 novembre 2014

IL FUCILE CONTRO GLI ISLAMICI

Le parole sono importanti.
Il buono o cattivo utilizzo delle parole condiziona un discorso, un pensiero, una affermazione.
L' uso che ne facciamo condiziona il nostro modo di comunicare con gli altri ma, ancora prima, con noi stessi se le parole sono frutto di un ragionamento (come dovrebbe sempre essere!).
Per questo allora si dice che le parole possono essere più pericolose di uno sparo, delle volte.

Le parole dette, così come quelle scritte, sono in grado di condizionare le scelte e la percezione della realtà.

Per questo pondero sempre le mie letture.

Voglio esprimere massima vicinanza alla comunità islamica e a chiunque si senta attaccato da parole che hanno il peso di una fucilata.

Il 16 novembre la Prealpina riportava questo articolo. Tra l' amarezza nel leggere tanta ignoranza ho intravisto però una significativa nota: una volta si usava la minaccia di chiamare il Gabibbo per ristabilire l'ordine e risolvere i problemi, ora si fa affidamento a Salvini.

"Se arrivano gli islamici, tireremo fuori i fucili"