Il nostro Paese è una
Repubblica nata dalla Lotta di Liberazione nazionale e dalla Resistenza e, non
a caso, fondata sul lavoro, come recita l’Art. 1 della Costituzione.
Ma oggi come mai nel
passato, le forze più retrive della destra italiana stanno falsificando le
radici della nostra Costituzione.
Si cerca di dimenticare
quella che fu la storia reale che allora significò il sacrificio e l’impegno di
un’intera generazione di italiani che scelsero la lotta di Liberazione
nazionale per ridare la libertà al nostro Paese e per rendere la dignità ad un
popolo intero.
A proposito ricordo solo
due notizie di questa ultima settimana:
Chi allora decide di parteggiare è Angelo Pegoraro che nel 1944
ha diciotto anni.
È operaio della
Caproni, ma nel febbraio dello stesso anno dopo il licenziamento si trasferisce
in provincia di Novara.
Ed è proprio a Ghemme che
per la prima volta entra in contatto con i combattenti partigiani, e più forte
è la loro presenza nella sua quotidianità, e più forti sono quei valori
antifascisti che lo portano ad unirsi nella Lotta di Liberazione.
Con il nome di battaglia
“Falco” i suoi ideali di libertà e giustizia, uguaglianza pace e fraternità
diventano urgenti e irrinunciabili priorità.
È nel gennaio 1945 che
Angelo “Falco” Pegoraro torna a Gallarate, ma qui viene intercettato e ucciso
dai fascisti della brigata nera.
Il partigiano Falco muore a
diciannove anni sulla soglia di casa sua.
Ricordare oggi il compagno
Falco ha un significato molto importante in special modo in questo periodo
storico nazionale ed internazionale.
È oggi partigiano chi combatte
la propria Lotta di Liberazione dal Chiapas fino alla Palestina, per affermare
il diritto di ogni Popolo ad un suo proprio Stato.
Siamo noi oggi i partigiani
difensori di un’Italia democratica, combattendo chi vuole riaffermare
l’ideologia fascista riconoscendo il ruolo dei repubblichini di Salò e chi
vuole imporsi censurando e dettando a proprio piacere i libri di testo :
Chi
come Angelo Pegoraro “Falco”, ha combattuto e ha dato la sua vita per la
libertà, la giustizia, la democrazia e per una società migliore deve essere
ricordato oggi e per sempre.
Per
riflettere e riprenderci con estrema avidità quella memoria storica
antifascista che spesso si assopisce per un futuro che tocca solo di striscio
il presente e non ha tempo di pensare al passato.
L'
appuntamento per la commemorazione è per DOMENICA 15 alle ore 11 in via Pegoraro 51, nel
cortile delle case operaie e l'orazione sarà tenuta dal presidente cittadino
dell' ANPI, Michele Mascella.
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