Si è concluso ieri il primo grado del
processo Lo.li.ta a carico dell’ex dirigente dell’urbanistica
gallaratese Gigi Bossi, di Federica Motta e Riccardo Papa. Per tutti la
condanna per corruzione, con l’aggiunta per Bossi del reato di abuso
d’ufficio e per Riccardo Papa di peculato (avendo addebitato all’ordine
degli architetti l’acquisto in una gioielleria gallaratese).
Una sentenza che, insieme a quella del
febbraio scorso che condannò per estorsione Nino Cainiello e Piermichele
Miano (in relazione alla costruzione nell’area ex-Maino, dove è sorta
l’Esselunga), mette in luce il legame fra cemento e questione morale.
Lo dicevamo da tempo. E purtroppo a
ragione. Stante ovviamente la possibilità per tutti i condannati di
ricorrere in appello. Lo dicevamo più di recente, in occasione della
frettolosa e tutt’altro che trasparente approvazione del PGT nell’alba
della giunta di centrodestra. Dicevamo che non solo di cemento trattava
il Consiglio comunale sul PGT. In gioco era anche la questione morale.
Lo dicevamo nell’agosto del 2010 quando
con l’abbattimento di Casa Calcaterra di via Roma, l’impresa Bonicalzi
fece un comunicato durissimo in cui affermava di non avere mai pagato
tangenti, lasciando intendere che questa non era pratica comune nella
nostra città.
Lo dicevamo da anni, sottolineando come
l’eccessivo proliferare di gru in ogni angolo della città, mentre
aumentavano gli immobili invenduti e sfitti, doveva fare riflettere.
Certo non sapevamo quanto il processo ha fatto emergere in questi anni.
Lo avessimo saputo, ne avremmo subito informato la Procura. Ma pure
denunciavamo come il consiglio comunale era tenuto spesso all’oscuro di
decisioni riguardanti l’urbanistica.
Per questo non ci stiamo nell’essere
paragonati a chi, nella maggioranza, nulla vedette, sentì, criticò.
Perché in quel giorno del 26 maggio 2008 in cui vennero eseguiti gli
arresti, c’era chi dava la propria solidarietà all’ex dirigente e chi
invece, dall’opposizione, chiedeva trasparenza. L’avevamo chiesta prima e
abbiamo continuato a farlo. Lo facciamo anche ora. Solo che ora,
insieme a tutta la maggioranza, la trasparenza la garantiamo.
Sinistra Ecologia Libertà, Gallarate.
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