martedì 20 maggio 2014

MUCCI E MAGARO' NON SONO L' ORGOGLIO DI GALLARATE

In sala consigliare prima del Consiglio si è voluta celebrare l'importanza del lavoro e dei lavoratori: sono stati premiati i dipendenti comunali cessati dal servizio e i Maestri del lavoro.
Il lavoro è la leva dello sviluppo della persona, la chiave di accesso alla cittadinanza, l’espressione più reticolare della democrazia. Non si esce dalla crisi, non si rimette in moto un grande paese come l’Italia, senza qualità del lavoro.

La mia storia, i miei riferimenti politici, i miei studi mi hanno insegnato che i lavoratori sono dei corpi viventi e che dentro quei corpi ci sono storie politiche, ideologiche, intellettuali, umane.
Ci sono le persone.
E la loro dignità va sempre, in qualsiasi momento, rispettata.

Credo che sia gravissimo sbandierare il lavoro e i lavoratori come proprie battaglie politiche e poi essere condannati ad una pesantissima pena per un comportamento professionale e personale lontanissimo da qualsiasi etica, qualsiasi morale e qualsiasi senso di civiltà.
C'è una gallarate migliore, che non cita il vangelo in consiglio comunale, che non si fa megafono dei commercianti ma che li ascolta e con loro interagisce cercando e trovando soluzioni, che non presenta mozioni, interpellanze e question time pretestuose, ma che invece, anche con i fatti, ha un grandissimo senso di responsabilità, rispetto e attenzione verso tutti i cittadini.

E mi spenderò sempre affinchè nessuno possa fare confusione tra le parti, perchè non è assolutamente vero che siamo tutti uguali.

La nostra politica ha bisogno di nuovi punti di riferimento, ha bisogno di dare valore alle parole ed ai fatti. Gallarate non si merita in alcun modo rappresentati politici ciechi difronte ai principi morali e ai valori umani.
Il Consigliere comunale Quintino Magarò, condannato in secondo grado per truffa ai danni dello Stato, chiede maggiore rispetto istituzionale.
Impossibile.
Il rispetto, istituzionale e personale, ce lo si deve conquistare sempre.

Sarebbe interessante sapere anche cosa ne pensa l'ex sindaco Nicola Mucci considerando che il consigliere reoconfesso porta il suo nome nel suo simbolo: lista Mucci, orgoglio gallaratese.



Nessun commento:

Posta un commento