giovedì 29 marzo 2012

LA MAGIA DEL MAGA


Il bilancio consuntivo di esercizio al 31.12.2011 del MAGA chiude in passivo.
Non è purtroppo una novità considerando tutti i bilanci che l’amministrazione Guenzani si trova a dover ora gestire e immancabilmente tutti in passivo.

Quello in questione così si può brevemente riassumere:
da un fondo di dotazione pari a 700mila euro impoverito sino all’importo di 45mila, si è arrivati alla perdita del presente esercizio pari a circa 60mila euro, nonostante il Comune avesse versato 260mila euro per l’attività del Museo per il solo anno 2011.

Tutto questo dal giorno venerdì 19 marzo 2010, giorno dell’inaugurazione, che per inciso è costata 292mila euro così ripartiti:

  • organizzazione:                               189.200  €
  • catering:                                             45.003  €
  • ufficio stampa/pubblicità:              17.043    €
  • vari servizi:                                       40.858   €

Il dettaglio dei costi ha avuto un impatto a conto economico di € 73.025,71 poiché il costo complessivo è stato riscontrato in quattro anni riconoscendo all’inaugurazione una utilità pluriennale. Per questo motivo, i budget 2011, 2012 e 2013 dovranno scontare a conto economico la quota di € 73.025,71 per ciascun anno.
Forti di queste premesse, il Presidente e il CdA hanno ritenuto opportuno fare alcuni investimenti.
Quello che più risulta particolare è sicuramente l’acquisto di 1980 t-shirt Yamamay ad un prezzo di € 15,15 l’una, ovvero si è sostenuta una ulteriore spesa per un totale di € 29.997,00.

Il 19 ottobre scorso in Commissione Cultura, tenutasi proprio al MAGA, mi ha stupito l’atteggiamento tracotante dell’allora presidente Angelo Crespi che diceva esattamente queste parole:
“ percepisco la tentazione di valutare il museo dal punto di vista esclusivamente economico e la voglia di liquidare il nostro lavoro in modo a tratti semplicistico.” E ancora riferito al bilancio “pareggio per il 2011 e una previsione di limitato utile nel 2012.”

Dimostrazione lampante di ennesima menzogna e prova di incapacità.

Sarebbe stato curioso vedere fino a dove si poteva spingere nell’affannosa ricerca di una sua assoluta e indiscutibile verità questa volta l’ex Presidente Crespi.
Così come sarà altrettanto curioso leggere dalla stampa le dichiarazioni di chi fino a qualche mese fa governava la città e che oggi si permette di fare senza alcuna vergogna le proprie considerazioni in merito alla gestione del bilancio.

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