Lo ha ricordato Giulio Cavalli
all’incontro su Cittadinanza e Costituzione. La mafia è un reato di
egoismo, l’indifferenza la sorregge, la solidarietà la sconfigge. Noi
siamo solidali con Massimo Brugnone, di Ammazzateci tutti, minacciato di
querela perché, durante l’incontro, ha affermato che Nino Caianiello è
stato condannato per peculato ed estorsione. Che l’architetto Bossi, ex
dirigente dell’urbanistica del comune di Gallarate, è stato in carcere e
sta affrontando un processo per concussione perché gran parte delle
pratiche edilizie erano firmate dalla sua compagna Federica Motta,
processo che coinvolge anche l’ex presidente dell’ordine degli
architetti Riccardo Papa. Che l’arch. Bossi ha continuato a lavorare nel
comune di Gallarate, che l’ex sindaco Mucci gli ha costruito un ambito
dirigenziale ex novo, che successivamente il sindaco di Somma Guido
Colombo lo ha chiamato a dirigere l’urbanistica della sua città.
Lo abbiamo detto in questi anni anche
noi, lo ripetiamo oggi: il Sig. Gioachino Caianiello è stato condannato
per peculato ed estorsione, l’arch. Luigi Bossi, attuale dirigente
dell’urbanistica a Somma Lombardo, è accusato di concussione e sta
affrontando il processo. Non c’è accusa di fare parte di
un’organizzazione mafiosa.
D’altra parte la mafia in Lombardia non
esiste.
E adesso querelateci tutti.
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