giovedì 22 marzo 2012

QUERELATECI TUTT*


Lo ha ricordato Giulio Cavalli all’incontro su Cittadinanza e Costituzione. La mafia è un reato di egoismo, l’indifferenza la sorregge, la solidarietà la sconfigge. Noi siamo solidali con Massimo Brugnone, di Ammazzateci tutti, minacciato di querela perché, durante l’incontro, ha affermato che Nino Caianiello è stato condannato per peculato ed estorsione. Che l’architetto Bossi, ex dirigente dell’urbanistica del comune di Gallarate, è stato in carcere e sta affrontando un processo per concussione perché gran parte delle pratiche edilizie erano firmate dalla sua compagna Federica Motta, processo che coinvolge anche l’ex presidente dell’ordine degli architetti Riccardo Papa. Che l’arch. Bossi ha continuato a lavorare nel comune di Gallarate, che l’ex sindaco Mucci gli ha costruito un ambito dirigenziale ex novo, che successivamente il sindaco di Somma Guido Colombo lo ha chiamato a dirigere l’urbanistica della sua città. 
Lo abbiamo detto in questi anni anche noi, lo ripetiamo oggi: il Sig. Gioachino Caianiello è stato condannato per peculato ed estorsione, l’arch. Luigi Bossi, attuale dirigente dell’urbanistica a Somma Lombardo, è accusato di concussione e sta affrontando il processo. Non c’è accusa di fare parte di un’organizzazione mafiosa. 
D’altra parte la mafia in Lombardia non esiste.
E adesso querelateci tutti.



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